lunedì 17 marzo 2025

CXL APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

 Carissimi lettori, ben ritrovati! Dopo l'ultimo appuntamento avete votato, tra i vari titoli proposti, "Le assaggiatrici" di Rossella Pastorino, di cui vi lasciamo una breve sinossi qua sotto.


La prima volta in cui Rosa Sauer entra nella stanza in cui dovrà consumare i suoi prossimi pasti è affamata. «Da anni avevamo fame e paura», dice. Siamo nell'autunno del 1943, a Gross-Partsch, un villaggio molto vicino alla Tana del Lupo, il nascondiglio di Hitler. Ha ventisei anni, Rosa, ed è arrivata da Berlino una settimana prima, ospite dei genitori di suo marito Gregor, che combatte sul fronte russo. Le SS posano sotto ai suoi occhi un piatto squisito: «mangiate» dicono, e la fame ha la meglio sulla paura, la paura stessa diventa fame. Dopo aver terminato il pasto, però, lei e le altre assaggiatrici devono restare per un'ora sotto osservazione in caserma, cavie di cui le SS studiano le reazioni per accertarsi che il cibo da servire a Hitler non sia avvelenato. Nell'ambiente chiuso di quella mensa forzata, sotto lo sguardo vigile dei loro carcerieri, fra le dieci giovani donne si allacciano, con lo scorrere dei mesi, alleanze, patti segreti e amicizie. Nel gruppo Rosa è subito la straniera, la "berlinese": è difficile ottenere benevolenza, tuttavia lei si sorprende a cercarla, ad averne bisogno. Soprattutto con Elfriede, la ragazza più misteriosa e ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del '44, in caserma arriva un nuovo comandante, Albert Ziegler. Severo e ingiusto, instaura sin dal primo giorno un clima di terrore, eppure - mentre su tutti, come una sorta di divinità che non compare mai, incombe il Führer - fra lui e Rosa si crea un legame speciale, inaudito.

Ne parleremo insieme martedì 25 marzo, dalle ore 20.30 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Per chi volesse mangiare nel locale è obbligatoria la prenotazione!

A presto

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martedì 12 novembre 2024

CXXXVII APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

Carissimi lettori, ben ritrovati! Dopo l'ultimo appuntamento avete votato, tra i vari titoli proposti, “L'Unità", dell'autrice svedese Ninni Holmqvistty, di cui vi lasciamo una breve sinossi qua sotto:


Un giorno di inizio primavera Dorrit, scrittrice cinquantenne single e senza figli, viene accompagnata all’Unità. D’ora in avanti vivrà lì. Quello che la accoglie è un luogo idilliaco, almeno in apparenza: una struttura all’avanguardia dotata di eleganti appartamenti immersi in splendidi giardini, dove vengono serviti elaborati pasti gourmet e ci si può dedicare alle più svariate attività. I residenti sono accomunati da una caratteristica: non hanno figli né una vita sentimentale stabile. Finalmente libera dal giudizio sociale che ha sempre percepito come un peso, Dorrit è felice di poter fare amicizia con persone come lei. Ma c’è un prezzo da pagare: gli ospiti dell’Unità, chiamati “i dispensabili”, si trovano lì per un motivo ben preciso. Faranno da cavie per una serie di test farmacologici e psicologici, per cominciare, e poi doneranno i loro organi, uno per uno, fino alla cosiddetta “donazione finale”. Anche loro, così, saranno utili alla società: si sacrificheranno per chi, nel mondo fuori, è genitore. Dorrit è rassegnata al suo destino e desidera soltanto trascorrere i suoi ultimi giorni in pace, ma presto incontra un uomo di cui si innamora follemente, e l’inaspettata felicità da cui è travolta la costringe a ripensare ogni cosa.

Ne parleremo insieme martedì 26 novembre, dalle ore 20.00 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Per chi volesse mangiare nel locale è obbligatoria la prenotazione!

A presto

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venerdì 19 luglio 2024

CXXXV APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

 Carissimi lettori, ben ritrovati! Siamo giunti alla fine all'ultimo appuntamento prima della (meritatissima) pausa estiva! Per questo mese avete votato, tra i vari titoli proposti, “Quel che resta” di Virginie Grimaldi, di cui vi lasciamo un breve estratto qua sotto:


Théo ha diciott’anni e alle spalle una vita difficile fatta di abbandoni, delusioni e sogni infranti. Tuttavia la affronta con tenacia, ha trovato lavoro come aiuto-pasticcere e sta disperatamente cercando un alloggio. Nonostante la sua caustica ironia è un ragazzo buono e vuole credere che la vita possa riservargli un futuro migliore. Jeanne ha settantaquattro anni, è sola e triste. Da quando ha perso il marito, pochi mesi prima, vive di lacrime, ricordi e visite quotidiane al cimitero. Non vede sbocchi al suo sconforto, vivere le sembra ormai inutile. Iris ha trentatré anni ed è in fuga con una valigia verde. Ha lasciato la sua città, il suo uomo, il suo lavoro, ha cambiato numero di telefono e troncato i rapporti con tutti, e si nasconde a Parigi con la sola compagnia del segreto che si porta dentro. Provvede il destino a mettere quelle tre solitudini sotto lo stesso tetto. E la convivenza forzata, da principio sgradita a tutti, si rivelerà una fonte inesauribile di eventi esilaranti o commoventi, ma comunque significativi, che cambieranno completamente la vita dei tre protagonisti. Con una scrittura fluida che stilla ironia, Virginie Grimaldi ci ricorda che vivere è comunque e sempre la cosa più importante e che talvolta le speranze si concretizzano.

Ne parleremo insieme martedì 23 luglio, dalle ore 20.30 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Per chi volesse mangiare nel locale è obbligatoria la prenotazione!

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lunedì 13 maggio 2024

CXXXIII APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

Carissimi lettori, ben ritrovati! Grazie ancora per la bella serata di aprile. Forse è stata l'ultima serata al chiuso? Torneremo a vederci all'aperto? Vedremo all'appuntamento di fine maggio! Appuntamento nel quale parleremo - per vostra votazione - de "Il quinto figlio", della scrittrice premio Nobel Doris Lessing, di cui vi lasciamo un breve estratto qua sotto:


Due coniugi, Harriet e David Lovatt, che hanno fatto della felicità familiare il loro credo. Quattro figli ideali, come tutti vorrebbero avere. E a un tratto l'imprevisto: la nascita di un "mostro". Un bambino aggressivo, violento, che nell'aspetto ricorda uno gnomo, un folletto malvagio. Quello strano bambino, che già prima di nascere si era tristemente annunciato infliggendo alla madre una gravidanza particolarmente penosa, ha un effetto dirompente sull'armonia della famiglia. Gli amici si allontanano intimoriti. I figli sprofondano nella depressione o decidono di sistemarsi altrove, ma Harriet, legata all'ultimo nato dall'orrore e dal senso di colpa, gli resta testardamente vicina, scissa tra una sorta di invincibile attrazione nei suoi confronti e l'amore, ormai incapace di gesti, per gli altri.

Ne parleremo insieme martedì 28 maggio, dalle ore 20 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Come sempre vi ricordiamo anche che sarà possibile mangiare o bere qualcosa in loco, anche durante l'incontro stesso, non ci formalizziamo :)

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mercoledì 3 aprile 2024

CXXXII APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

  Carissimi lettori, ben ritrovati! Grazie ancora per la bella, numerosa e partecipata serata del mese scorso. Per quanto riguarda aprile, tra i titoli proposti, avete scelto "L’uomo che metteva in ordine il mondo", dello scrittore svedese Fredrik Backman, di cui vi lasciamo una breve sinossi qua sotto.




Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama "un vicino amaro come una medicina" e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all'ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l'acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello... Ma... Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l'arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male...

Ne parleremo insieme martedì 23 aprile (ATTENZIONE: il 23 aprile e non l'ultimo martedì del mese come di consueto!), dalle ore 20 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Come sempre vi ricordiamo anche che sarà possibile mangiare o bere qualcosa in loco, anche durante l'incontro stesso, non ci formalizziamo :)

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mercoledì 6 dicembre 2023

CXXIX APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

 Carissimi lettori, siamo quindi giunti alla fine di quest'anno. Già, perché, come sempre, a dicembre ci fermeremo dandovi (e dandoci) il tempo anche di leggere qualche classico. Infatti, tra i titoli proposti, avete votato Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez. Un titolo di cui abbiamo già parlato 5 anni fa e che siamo curiosi di vedere se susciterà le stesse riflessioni di allora! Vi lasciamo la sinossi qua sotto:


Macondo è un paese immaginario che Carlos Fuentes ha paragonato alla contea faulkneriana di Yoknapatawpha. Un microcosmo sconvolto da cataclismi biblici, devastato dalla follia degli uomini, e scosso da mille piccoli drammi o gioie quotidiani. È la sede di un secolo di vita della famiglia Buendía, che sono insieme i creatori e i distruttori di questo villaggio cui s’arriva attraverso ‟nebbiose gole, tempi riservati all’oblio, labirinti di delusione”. L’isolamento permetterà a Macondo di conoscere dapprima l’età d’oro dell’ingenuità, i tempi facili del meraviglioso. A lungo i soli legami con l’esterno saranno dati da una tribù di zingari; il loro capo, Melquíades, a un tempo Mefistofele e Nostradamus, comporrà strane profezie, che varie generazioni di Buendía cercheranno di decifrare e che alla fine si riveleranno come la storia del secolare sprofondamento di Macondo, che infatti è destinata a scomparire. Le calamità squassano il villaggio, prima di precipitarlo, morto l’ultimo Buendía, nel nulla. Di colpo gli abitanti saranno colpiti da un’insonnia generatrice di un’amnesia; arrivano le autorità ecclesiastiche e civili, e poi la politica che getterà il villaggio nella tragedia della guerra civile. Infine un gruppo di ingegneri americani scopre la vocazione bananiera di Macondo… Tutto è dunque possibile a Macondo. Sogno e realtà coesistono. Nulla stupisce nessuno, soprattutto nella famiglia Buendía ‟dal destino solitario”. Il tempo descrive, con crescente rapidità, onde concentriche intorno al punto in cui, uno dopo l’altro, i Buendía vengono inghiottiti. Invano tenteranno le donne della famiglia, con le loro virtù domestiche e il loro dinamismo, di opporsi alla caduta. Gli uomini sono presi in un ciclo infernale: le guerre, i galli da combattimento, le donne di malaffare, le imprese deliranti…

Ne parleremo insieme martedì 30 gennaio, dalle ore 20 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Come sempre vi ricordiamo anche che sarà possibile mangiare o bere qualcosa in loco, anche durante l'incontro stesso, non ci formalizziamo :)

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mercoledì 20 settembre 2023

CXXVI APPUNTAMENTO CON IL CIRCOLO LETTERARIO DI FIRENZE

Carissimi lettori, come lettura estiva, tra i titoli che vi abbiamo proposto lo scorso 18 luglio, avete scelto 4321 di Paul Auster. Ricordandovi che il prossimo incontro si svolgerà direttamente a Settembre, approfittiamo per augurarvi buone vacanze e soprattutto buone letture! Nell'attesa di rivederci per discutere insieme il "tomo" estivo, vi lasciamo con una sinossi del libro: 


Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un’altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell’altra scuola, se... Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E così ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale »: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto il suo capolavoro. 4 3 2 1 è il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l’incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un’opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi. Ma c’è molto altro in 4 3 2 1: c’è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l’assassinio di Kennedy, c’è lo sport e il Sessantotto, c’è Parigi e c’è New York, c’è tutta l’opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l’hanno ispirato, c’è il fato e la fatalità, c’è la morte e il desiderio.

Per parlarne ci vedremo martedì 26 settembre, dalle ore 20 circa, presso il "Il Conventino Caffè Letterario, Arte e Artigianato", Via Giano della Bella, 50124 Firenze FI. Come sempre vi ricordiamo anche che sarà possibile mangiare o bere qualcosa in loco, anche durante l'incontro stesso, non ci formalizziamo :)

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