martedì 27 dicembre 2011

XXV Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Nel fare gli auguri di buon anno a tutti, vi rinnoviamo l'invito a unirvi al nostro Circolo Letterario. Non servono tessere né iscrizioni per partecipare, soltanto la vostra presenza. In alcuni incontri dedichiamo anche parte del tempo alle letture dei propri scritti, per cui c'è spazio per tutti.

Il XXV appuntamento vedrà ospite il giovane e acclamato scrittore fiorentino Vanni Santoni, che ha da poco pubblicato due volumi: Se fossi fuoco, arderei Firenze (edito da Laterza), e L'ascensione di Roberto Baggio (quest'ultimo scritto insieme a Matteo Salimbeni e pubblicato da Mattioli 1885). Durante l'incontro faremo due chiacchiere con lui, presenterà i suoi libri e ci sarà ovviamente l'occasione di farseli autografare.

Nella seconda parte dell'incontro, invece, ci concentreremo sul libro scelto la volta precedente, ovvero Goetz e Meyer, di David Albahari.

Non mancate, vi aspettiamo martedì 31 gennaio, ore 20:30, presso la libreria-caffè Brac (via de' Vagellai 18 r, Firenze).

Un saluto da quelli del Circolo

sabato 3 dicembre 2011

XXIV Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Dopo il grande successo della presentazione di Barbara Di Noi, il Circolo Letterario tornerà a essere ospitato dal caffè-libreria Meykadeh (via de' Pepi 14 r), martedì 20 dicembre alle ore 21. Affronteremo la discussione del libro scelto in un incontro precedente, ovvero La casa degli spiriti della scrittrice cilena Isabel Allende, mentre come tema ci concentreremo sul vasto campo degli "autori americani".

Non mancate dunque al nuovo appuntamento, sarà l'occasione giusta per scambiare qualche commento, leggere i propri scritti e, visto il periodo, farsi gli auguri di Natale (magari consigliandoci reciprocamente dei libri da comprare).

Vi aspettiamo tutti al Meykadeh il 20 dicembre.
Un saluto da quelli del Circolo!

mercoledì 30 novembre 2011

Album fotografico del XXIII incontro del Circolo Letterario

Grande successo di pubblico e di ascolto ieri sera, 29 novembre, al Meykadeh, in occasione dell'incontro con la Prof.ssa Barbara Di Noi. Due piacevoli ore alla scoperta dell'opera di Kafka, segnate da un'esposizione sapiente ed esaustiva.
Un grazie particolare a tutti i partecipanti, ai gestori del locale e soprattutto a Barbara Di Noi per la sua disponibilità.
Questo l'album fotografico della serata, preso direttamente dal gruppo Facebook del Circolo.

Un saluto a tutti, il prossimo appuntamento è fissato al 20 dicembre per gli auguri di Natale (le specifiche riguardo a luogo e orario nel prossimo post).

mercoledì 2 novembre 2011

XXIII Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Nel prossimo incontro, che si terrà per la prima volta presso la libreria caffè Meykadeh (via dei Pepi 14r, a due passi da piazza Santa Croce), presenteremo i testi di Barbara Di Noi, professoressa di letteratura tedesca presso l'università di Cassino. Ci addentreremo in particolar modo nei suoi saggi su Franz Kafka, toccando le tematiche care al grande scrittore ceco ed esaminando alcune delle sue più grandi opere.

Nella seconda parte dell'incontro, invece, spazio al libro scelto durante l'appuntamento precedente: La casa degli spiriti, celebre opera della scrittrice cilena Isabel Allende.
Vi aspettiamo al Meykadeh alle ore 21, il giorno martedì 29 novembre. Non mancate comunque di portare i vostri scritti; dedicheremo una porzione di tempo anche a quelli.

venerdì 28 ottobre 2011

Album fotografico

Visualizza il nostro ultimo album di foto, creato in occasione dello scorso appuntamento del Circolo. Vedere le foto è semplice; basta cliccare qui: Album del Circolo Letterario Firenze

Se non sei nostro amico su Facebook, aggiungici! Ci troverai qui: Gruppo Facebook del Circolo Letterario di Firenze

Ci vediamo martedì 29 novembre. Presto informazioni dettagliate su orari, luoghi e argomenti da trattare.
Nel frattempo, vi auguriamo buone letture!

venerdì 7 ottobre 2011

XXII Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Per il mese di ottobre, il nuovo appuntamento con il Circolo Letterario di Firenze è fissato al giorno martedì 25. A partire dalle ore 21 ci troveremo presso il locale Amadeus, in via de' Pescioni 5 r (nei dintorni di Piazza della Repubblica).

Gli argomenti scelti per questo incontro, sono i seguenti: il libro Arancia Meccanica di Anthony Burgess e "la poesia" come tema. Stavolta dedicheremo una buona parte dell'incontro alle vostre letture, quindi ricordatevi di portare con voi racconti, poesie, citazioni, estratti di romanzi e quant'altro. Che siate stati voi a scriverli, oppure autori famosi, questo a noi non importa. Noi vi diamo lo spazio, voi lo riempite. Se volete far leggere il vostro pezzo alla nostra lettrice, Claudia Moretti-Pananti, ricordatevi di inviarcelo almeno qualche giorno prima tramite mail, all'indirizzo circololetterariofi@hotmail.it.

Un saluto da quelli del Circolo, a presto.

mercoledì 7 settembre 2011

Presentazione letteraria

Il prossimo 27 settembre, oltre a trattare i già citati libri e argomenti (vedere il precedente post), si terrà la presentazione del libro di Ivana Mucciola, dal titolo "Terzo Millennio - Scoperta di Dio e del segreto della creazione". Il testo, pubblicato da Edizioni Helicon, è un saggio con una forte impronta psicologica.

L'autrice sarà presente per parlare del libro e rispondere alle domande del pubblico. Per gli interessati anche la possibilità di acquistarne una copia.

Vi aspettiamo, unitevi a noi.

domenica 28 agosto 2011

XXI Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Il Circolo riprenderà regolarmente dopo le vacanze estive.

L'appuntamento con il nuovo incontro è fissato per martedì 27 settembre, nella consueta Caffetteria delle Oblate, al secondo piano della Biblioteca (via dell'Oriuolo 26), ore 21:30. Per l'occasione, i testi scelti sono Il grande Gatsby, capolavoro indimenticato di Francis Scott Fitzgerald, e per la categoria "tema" spazio al "libro più brutto che abbiate mai letto". Questa volta ci concediamo dunque un po' di tempo per divertirci insieme, raccontandoci a vicenda i libri che non ci sono piaciuti.

Vi aspettiamo per questo nuovo incontro, per discutere o semplicemente ascoltare. E non dimenticatevi che potete portare i vostri scritti personali per leggerli al nostro pubblico.

mercoledì 6 luglio 2011

XX Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Ultimo appuntamento col Circolo, prima della pausa estiva. Questa volta saremo ospiti del Circolo Aurora, all'angolo di Piazza Tasso (Torrino delle mura), mercoledì 13 luglio a partire dalle 19:30 (in coincidenza con l'aperitivo organizzato dal locale), nell'ambito della rassegna Pagine in piazza. Durante la serata, oltre alla presentazione in anteprima del testo "X minuti in carcere" (vedi sul testo il post precedente), verranno trattati i seguenti argomenti: il classico "Narciso e Boccadoro" di Hermann Hesse, e il rapporto tra musica e letteratura (per quest'ultimo, uno o più testi a scelta, ma anche canzoni, volumi monografici, biografie ecc.).
Vi aspettiamo per questo nuovo incontro, prima di fermarci per agosto. Vi ricordiamo, inoltre, che la partecipazione è aperta a tutti, senza alcun bisogno di tessere o iscrizioni.
Un saluto da tutti i membri del Circolo.

venerdì 1 luglio 2011

"X minuti in carcere", di Manfredi Mendolia

Di seguito un estratto dal libro "X minuti in carcere", di Manfredi Mendolia. Il testo è stato recentemente pubblicato su ilmiolibro.it. Qui potete leggere il prologo dell'opera, che sarà presentata in anteprima al prossimo appuntamento del Circolo, il 13 luglio 2011.


Prologo


«Lo sai... se vieni preso, noi non esistiamo... sarai solo. I protocolli saranno solo due in quel caso: dovrai liberarti della tessera identificativa e distruggere la sim. Non ti aspettare né contatti né contanti, consolazione o compassione, nessuno di noi è tua madre o tuo padre. Se sbagli, sei bruciato. Se sopravvivi, ci rifaremo vivi noi.»
Ammanettato al termosifone della caserma, il metabolismo di X era rallentato. Ammaliato dall'autorità di quella voce, ascoltava e memorizzava. Niente domande, niente rimpianti: i terroristi non ne avrebbero avuti, la storia l'avrebbero scritta i pochi sopravvissuti.
Dovevano diventare come loro: più forti, determinati, spietati ed imprevedibili.
«Eh eh eh, Per me è abile e arruolato, abile e arruolato...» queste furono le ultime parole che rimbombarono nella testa di X mentre lentamente perdeva conoscenza.
Nel crepuscolo, in quel dormiveglia dove la realtà comincia a sfumare in un sogno, dalla sofferenza costruiamo scenari felici, dopo una giornata serena, spesso proiettiamo incubi.
Quando X entrò nella fase REM , fece molti bei sogni quella notte.
Il mattino seguente si svegliò dal mal di schiena.
Il ritorno alla realtà fu traumatico: aveva sete, voglia di qualcosa di caldo, ed in quella cella c'era solo un asse di legno.
La realtà era un incubo.
La testa era indolenzita, non ricordava bene cosa fosse accaduto.
Dopo svariate ore, qualcuno aprì la cella. X non disse una parola, rimase in silenzio tutto il tempo quando i militari lo salutarono rendendogli i documenti; trovò a malapena la forza di abbassare il capo e rimettersi il portafogli in tasca. Era libero.
Aveva i soldi, ma non chiamò il taxi.
Si diresse verso il primo bar e fece colazione.
La luce del mattino era abbagliante e sembrava ustionare la sua pelle. Camminando sempre in zone d'ombra, teneva gli occhi quasi chiusi, come per godersi la fresca brezza mattutina di quella bella giornata primaverile.
Era un giorno di marzo del 1999.
Il cervello era in stand-by, alimentato ma senza pensieri, come se stesse dormendo, con l'unica differenza che non sognava ma, per qualche ragione, camminava in una direzione.
Passarono quaranta minuti circa, e X cominciò a riconnettersi con la realtà circostante: il bar sotto casa, una vicina al bancomat, un individuo in attesa fuori dallo spot delle telecamere di videosorveglianza, un signore col cane al guinzaglio, il suo quartiere, gli edifici ed il giardino del suo isolato riallacciarono e riattivarono tutte le funzioni vitali di X.
Era tornato a Casa.
Entrò sotto la doccia, ma riuscì a insaponarsi per breve tempo. Una valanga di emozioni stava per esplodere come un vulcano sepolto da metri e metri di ghiaccio. Si sedette, non ce la faceva a stare in piedi. Col capo chino verso il basso e le mani che sorreggevano la sua fronte, le sue lacrime si persero e si confusero tra gli zampilli nel box della doccia.
Asciugandosi si guardava allo specchio, quasi stupito di essere vivo. Cadde in una sorta di ipnosi narcisistica: fissava quel volto sofferente, un assolo, una tragedia di solitudine che nessun altro avrebbe potuto decifrare osservando la sua espressione. Nessuno come lui poteva associare i suoi ricordi, giudicare la sua coscienza guardandosi in faccia e dentro. Andò verso il computer, e nudo si sedette davanti alla tastiera. Inserì la password e prese i diritti di amministrazione; rimosse quello che c'era da rimuovere e aprì la posta. Gli ordini ai fornitori, le elaborazioni e i ritocchi che gli avevano commissionato lo aspettavano. Senza accorgersene, X stava già ritornando a lavorare. Fra le altre cose, doveva finire un lungo restauro digitale di un giovane ragazzo defunto; l'anniversario aveva una scadenza ben precisa e, vista la situazione, non erano ammessi ritardi. Quando verso le 10:00 am un suo collaboratore lo chiamò per problemi riguardanti una complessa rete wireless che avevano realizzato all'esterno, X scaricò i driver ed i protocolli necessari a far riavviare i router, si vestì e, dopo il rito del gel nei capelli, scese.
Erano più di due anni e mezzo che lavorava nella città di “P”, e non avendo molti amici a parte i colleghi di lavoro, generalmente lavorava a ritmi incredibili anche per più di dieci ore al giorno ; visti i buoni risultati ormai lo conoscevano quasi tutti nel settore.
Tre volte alla settimana, si allenava nel gruppo sportivo locale. In passato aveva fatto lotta greco-romana, qui era passato alla libera. Era uno stacco essenziale per non perdersi nel mondo dei circuiti, delle sigle e delle relazioni virtuali; una sudata, una presa opprimente alle costole o una proiezione, erano un calmante naturale.
Dopo quelle sudate, il corpo raggiungeva un vero stato di benessere naturalmente autoindotto.


Mancava poco all'estate. X e la sua compagna stavano pensando a dove andare in vacanza, entrambi ignoravano quello che il bizzarro destino aveva tenuto in serbo per loro.

domenica 5 giugno 2011

XIX appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Il Circolo riprende con la tradizionale modalità, affrontando nel prossimo incontro gli argomenti previsti per l'ultima volta, ovvero: il libro "Dance dance dance" di Murakami Haruki e gli scritti della grande Alda Merini. Nell'incontro di maggio, infatti, la presentazione del libro "Qualcuno con cui parlare" aveva assorbito l'intero incontro, data l'importanza dell'argomento e la possibilità di ospitare l'autrice Francesca Borri.

Martedì 28 giugno, alle ore 21:30, ci ritroveremo presso la Caffetteria delle Oblate.
Non mancate, vi aspettiamo numerosi e, come al solito, portate i vostri scritti, se volete.

mercoledì 18 maggio 2011

Presentazione del libro "Qualcuno con cui parlare - Israeliani e Palestinesi" di Francesca Borri

Martedì denso di avvenimenti quello che coinciderà col prossimo appuntamento del Circolo, il 24 maggio prossimo. L'autrice Francesca Borri sarà con noi per presentare il suo libro "Qualcuno con cui parlare - Israeliani e Palestinesi" (Manifesto Libri). Non mancate, potrete rivolgerle qualche domanda sulla sua esperienza.
Di seguito, una breve presentazione del libro e dell'autrice.


Nurit è israeliana, sua figlia aveva tredici anni quando un uomo è esploso lungo la strada per la sua lezione di danza. Bassam è palestinese. Sua figlia aveva nove anni quando è stata uccisa da un proiettile alla nuca, al checkpoint tra la casa e la scuola.
«Qualcuno con cui parlare» è il titolo della loro amicizia e dell’intervista in cui si raccontano: due vite, due voci che finiscono per diventare una sola, indistinte e condivise come la guerra e la terra che le unisce.
Nelle interviste che compongono il volume, parlano donne e uomini israeliani e palestinesi dalle storie e dalle ferite più diverse che, pur avendo attraversato le tragedie della guerra, continuano a sentirsi soprattutto persone.
Questo libro vuole dare voce a tutti coloro che non si riconoscono nello scontro tra opposti fondamentalismi.

L’AUTRICE: FRANCESCA BORRI, 1980, laureata in Politica europea e in Filosofia del diritto, ha conseguito un Master in Human Rights and Conflict Management. Ha pubblicato Non aprire mai (La meridiana, 2008). È in corso di stampa il libro Involontariamente amo, scritto con Mustafa Barghouthi. I suoi scritti dal Medio Oriente sono on-line su Peace reporter.

Vi ricordiamo inoltre che alle 18:30, quindi nelle ore immediatamente precedenti al Circolo, sarà il poeta Andrea Aterini a presentare la propria opera, dal titolo "Il totalmente altro nella stanchezza della solitudine".
Vi aspettiamo, martedì 24 maggio, a partire dalle 18:30 presso il locale Cuculia (via dei Serragli 3r, Firenze).

mercoledì 4 maggio 2011

XVIII appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Dopo il grande afflusso di pubblico per l'incontro dedicato agli autori emergenti, il Circolo divide il nuovo appuntamento in due parti: la prima sarà dedicata al libro "Dance dance dance" di Murakami Haruki, mentre la seconda vedrà come protagonista la straordinaria produzione di Alda Merini, tra poesie e aforismi. Chiunque voglia parlare di questi argomenti, ma anche ci vorrà semplicemente ascoltare, può venire al Cuculia (via dei Serragli 3 r, Firenze) il giorno 24 maggio, alle ore 21:30. Non dimenticatevi che il nostro Circolo riserva sempre una sezione dell'incontro agli autori emergenti e ai propri scritti, e che per farne parte non occorre alcuna iscrizione.
Vi aspettiamo dunque al prossimo appuntamento, non mancate!

A pensarci bene non mi piaccio neanche un po'

Presentato all'ultimo appuntamento col Circolo Letterario l'e-book di
aforismi (di Mirko Tondi) e disegni (di Enrico Guerrini), scaricabile gratuitamente dal sito mirkotondi.wordpress.com

Ecco alcuni aforismi estratti dal libretto:

"Sono bravissimo a dire le cose.
Però sono altrettanto bravo a dirle
nel momento esatto in cui non servono più."

"Sono così nervoso che una volta mi è venuto un esaurimento
e se n’è andato promettendo di non tornare mai più."

"Se ognuno di noi trovasse il lavoro e il partner che desidera,
non esisterebbero più gli psicoterapeuti."

"L'unica cosa che mi accomuna all'essere artista
è la mancanza di soldi."

"Chi è molto religioso ha parecchio da farsi perdonare."

Questi e altri aforismi sul libretto di Mirko Tondi e Enrico Guerrini. Cliccate qui e avviate il download dalla pagina relativa del blog. Troverete l'e-book in formato PDF. Buona lettura!

martedì 5 aprile 2011

XVII Appuntamento col Circolo Letterario di Firenze

Dopo la bella serata in compagnia di Adriana Lazzini e del suo primo romanzo "Randagia", il nuovo appuntamento col Circolo, per il mese di aprile, è dedicato per metà proprio agli autori emergenti. Chiunque abbia scritto un libro (poesia, narrativa, saggio o quant'altro) può presentarsi al locale Cuculia (via de' Serragli 3r, zona Santo Spirito, Firenze) martedì 26 aprile alle ore 21:30. Sarà offerta l'ottima opportunità di promuovere il proprio testo, non perdete l'occasione. Nella seconda parte dell'incontro, ci concentreremo invece sul tema scelto la volta scorsa, ovvero la narrativa di viaggio. Vi aspettiamo dunque al Cuculia per nuovo e interessantissimo appuntamento col Circolo Letterario di Firenze.
A presto, vi aspettiamo.

mercoledì 9 marzo 2011

XVI Appuntamento Circolo letterario Firenze

Questo mese il Circolo vi propone un doppio e imperdibile appuntamento: durante la prima parte avremo il piacere di presentare il romanzo Randagia di Adriana Lazzini, mentre nella seconda parte daremo spazio al libro scelto per il mese di marzo, ovvero Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac. Saremo quindi in compagnia del signor Malaussène!
Non vi dimenticate poi di portare i vostri scritti, o le letture che più vi hanno appassionato.
L'appuntamento è per martedì 29 marzo, dalle 21:30 alle 23:30, presso la Biblioteca delle Oblate, 1° piano, Sezione contemporanea (via dell'oriuolo 26).
Vi aspettiamo numerosi, non mancate!

venerdì 11 febbraio 2011

XV Appuntamento col CIRCOLO LETTERARIO FIRENZE


Accorrete numerosi per questo nuovo e avvincente appuntamento con il salotto letterario fiorentino!
Vi aspettiamo per trovarci tutti insieme, questo mese alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri", in compagnia della sagace e talentuosa Isabel Allende.
Vi ricordiamo, come di consueto, di portare il materiale (vostri scritti o di autori) che vorrete condividere durante la seconda parte della serata.
Cosa state aspettando? Unitevi a noi.
Vi aspettiamo!

Biblioteca delle Oblate: 1° piano, sezione contemporanea via dell'Oriuolo 26, Martedì 22 febbraio dalle 21:30 alle 23:30


giovedì 10 febbraio 2011

I colori dell’alba e del tramonto

In quell’osteria ci passavano tipi strani, mangiavano, bevevano, dormivano e ripartivano l’indomani mattina. Il locale era sulla strada ma aveva anche una bella terrazza ombrosa all’aperto che dava sul retro. Due cameriere formose servivano ai tavoli. D’estate i clienti amavano accomodarsi ai tavoli al fresco dei pini. Tavoli di legno apparecchiati con fogli di carta gialla, un bicchiere e poche posate.
L’oste era un uomo particolare, il suo nome era Dino. Data la stazza, gli era difficile rimanere in equilibrio.Tendeva spesso ad inciampare e rimanere incastrato fra i tavoli. Per questo stava in cucina, a mescere il vino e poche volte andava a servire. Anche chi lo conosceva da sempre lo chiamava Cicche, per via della mania di fumare le sigarette fino a bruciarsi i diti. Nessuno, in realtà, conosceva il suo vero nome e lui non faceva niente per pubblicizzarlo. Sembrava che se ne vergognasse o che ne avesse paura. Quando dovette scegliere le cameriere, per aiutarlo nel lavoro, le scelse brave ma soprattutto belle, o meglio, di forme tondeggianti e morbide. A Cicche piaceva guardarle muoversi tra i tavoli. Egli rimaneva incantato dal movimento sinuoso delle cameriere come fosse ad osservare due torrenti di montagna che irrompono fra le rocce. Anche i tavoli erano messi a puntino, come il meccanismo perfetto di un orologio svizzero,perché le traiettorie delle cameriere diventassero tortuose. Ma l’elemento più importante era il vino. Le brocche dove era contenuto il vino venivano riempite da Cicche fino all’impossibile cosicché il viaggio dalla mescita ai tavoli diventava un gioco di equilibri difficilissimo. 
Sofia faceva molta attenzione a non rovesciare il vino e generalmente non ne rovesciava neanche una goccia.
Lella era la cameriera distratta di quelle che portano il tuo piatto di fettuccine alla nana al vicino invece che a te...e il vicino se le mangia! A volte succedeva che i clienti si ritrovassero con brocche di vino rovesciate addosso. La cameriera, mortificata, si scusava col cliente e poi andava in cucina a piangere da Cicche.
― Cicche, ho fatto un guaio, mi dispiace. Ho rovesciato del vino su un cliente. Mi dispiace tanto per quel pover uomo ma soprattutto mi dispiace per il tuo vino.
― Asciuga quelle lacrime Lella e non ci pensare.
― E...il vino?
― E’ difficile che il vino si trattenga in una brocca. Pensa al suo colore le scalature dorate e il rosso, il colore più vivo, il colore più vero. La passione è rossa, il sangue è rosso, l’emozione è rossa, le pietre preziose sono rosse, l’alba e il tramonto sono rossi e dorati. Lella non ti preoccupare nessuno può essere tanto bravo da riuscire a controllare il vino. Succede che a volte il vino si ribella e sente l’irrefrenabile voglia di inondare del suo colore e profumo ciò che lo circonda, compresi i clienti!
― Cicche tu parli del vino come di una persona!?
― No, parlo del vino come della vita. Lella vai ai tavoli e guarda come sta il nostro cliente “ avvinazzato”.
Nel frattempo Sofia aveva fatto accomodare il signore, inzuppato di vino come un biscotto nel tè, ad un altro tavolo e asciugato il pavimento. Lella si avvicina al biscotto, anzi al cliente, e con voce tremolante gli chiede se ha bisogno di cambiarsi.
― No, grazie. Ma vorrei un’altra brocca di questo vino che dal profumo mi sembra ottimo.
― Certo, provvedo subito. ―
Cicche riempie un’altra brocca, piena fino all’impossibile, e la da a Lella.
― Cicche tu riempi troppo queste brocche! Accidenti, non si riesce a procedere di passo spedito tra i tavoli.
― Il vino ama la lentezza Lella, ama essere accompagnato con delicatezza.
― E’ sì! Il problema è che io di delicatezza ne conosco poca Cicche...visti i risultati.
La brocca di vino arrivò sul tavolo del cliente sana e salva, nemmeno una goccia uscì dal contenitore e Cicche rimase a guardare Lella mentre irrompeva tra i tavoli muovendo i suoi fianchi come in una danza orientale.
Da quella brocca rovesciata erano passati alcuni mesi quando all’osteria arrivò un tale con un enorme cappello nero. Faceva freddo e i tavoli, pochi in inverno, erano sistemati vicino al caminetto. L’uomo col cappello si accomodò al tavolo più lontano dal fuoco, posò il copricapo inquietante sulla sedia accanto a lui e chiese qualcosa a Sofia. La cameriera non capì bene, forse per la confusione dei tegami che suonavano in cucina.
― Cosa mi ha chiesto signore?
― Vorrei del “dvino”.
― Vuole Dino? Cicche questo signore vuole sapere se conosci un certo Dino. 
Cicche uscì dalla cucina con un’espressione in viso cupa e alterata, tra l’arrabbiato e l’impaurito e poi domandò:
― Chi vuole sapere di Dino? ―
Il signore dal cappello nero sorrise con aria ironica.
― No, la cameriera ha capito male o forse la mia faringite ha fatto uscire dalle mie labbra parole poco chiare. Io ho solo chiesto del vino. L’unico Dino che ho conosciuto nella vita e di cui vorrei sapere qualcosa sono sicuro non voglia sapere più niente di me. E, detto tra noi caro Cicche, ne sono felice.




Racconto di Elena Marchi

Tempo di rime banali

Tempo che scorri tra l'oggi e il domani
sorrido ai tuoi occhi e ti sfioro le mani
ti sfioro le mani e mi resti vicino
tu tempo felice, tu tempo assassino
scorrevi gioioso quei giorni ai giardini
tra terra, vermetti, palloni e bambini
nei giorni di scuola viaggiavi più lento
tra un 10 più 10...lo so, lo so, lo so!..Maestra fa 100!
E' ovvio in silenzio dovevo aspettare
che tutta la classe mi mandasse a cacare
poi invece studiando ho scaldato le sedie
accanto ai compagni delle scuole medie
e tu, tempo, passavi e mi davi emozioni
guardando i suoi occhi distanti ma buoni
gli occhi di lei che per anni ho sognato
lei che purtroppo non ho mai sfiorato
ma vecchia è la storia e va bene lo stesso
perché l'ho rivista... ehhh.. .il tempo passa per tutti... adesso è un bel cesso! 
poi l'elettronica cinque anni ho studiato
mi son divertito ed a volte incazzato
solo ragazzi... oddio che fatica
in tutta la classe nemmeno una... donna...
ed ora lavoro e ho trent'anni da fare
ma come da piccolo adoro giocare
però ci sei tu che mi invecchi in silenzio
che detto così può sembrare uno strazio
ma mentre tu passi e mi annebbi il futuro
io sono tranquillo, mi vivo il presente... e ti vò nel culo!!!


Una poesia irriverente dell'attore Claudio Francardi

martedì 25 gennaio 2011

Alle ragazze di via Laura (di Alessandro Perugini)


Sulla mia barba vecchia di tre giorni,
sulle mie labbra vecchie di vent’anni,
affiorano stupiti quei malanni
di quest’età confusa nei contorni.

Alle ragazze di Via Laura invano
invio curiosi versi senza senso,
per dire in poche rime ciò che penso
vedendole salire al terzo piano.

Passeggio per Firenze senza fretta
e la vedo più bella questa sera,
perché in Via Laura ricca d’atmosfera
passan ragazze a piedi o in bicicletta.

Da Piazza Indipendenza a Santa Croce,
e da Via Nazionale al Ponte Vecchio
sarà un rondò di luci in uno specchio,
sarà il grazioso suono d’una voce:

Aprile! Aprile, vieni! Fa fiorire
glicini, tigli e prati di mimose,
fa fiorire colline strepitose
per gli occhi loro belli da morire”.

Arriva anche quest’anno primavera
ai bordi della strada fiorentina,
il giorno degli esami s’avvicina,
delle ragazze resta la chimera.


Poesia di Alessandro Perugini, prima classificata al Premio "Firenze: prova a scriverla" (2009)


giovedì 13 gennaio 2011

Quasi quasi me ne vado (incipit)

Per dare il via alla pubblicazione degli scritti personali sul blog del Circolo Letterario, inserisco un breve estratto della mia opera prima. Inviate il vostro materiale all'indirizzo mail del circolo, lo pubblicheremo al più presto!

Nicoletta aveva sempre quello strano luccichio negl’occhi, quello di chi prova una sofferenza silenziosa, covata, mai espressa. Sorrideva con le labbra serrate e poggiava il mento sul pugno, incantandosi con lo sguardo mentre chiacchierava con qualcuno. Era capace di intraprendere una fervente discussione e poi estraniarsi all’improvviso, pensando a tutt’altro. I suoi capelli neri e mossi ogni tanto scendevano su metà del volto, così lei si ridestava...

*Incipit del romanzo breve "Quasi quasi me ne vado" di Mirko Tondi, pubblicato nel 2007 da Simple Edizioni.

mercoledì 12 gennaio 2011

Per contattarci

In caso foste interessati ad avere chiarimenti sul circolo, fare presentazioni dei vostri libri editi, pubblicare sul blog poesie e racconti o quant'altro, il seguente è l'indirizzo mail ufficiale del Circolo Letterario di Firenze: circololetterariofi@hotmail.it
Claudia o Mirko vi risponderanno quanto prima. Grazie, aspettiamo le vostre mail.

martedì 11 gennaio 2011

Come funziona il circolo

Per far parte del Circolo Letterario di Firenze non occorrono noiose tessere né iscrizione. L'importante è essere lì quando facciamo l'incontro mensile. Ci si presenta, senza nessun timore di essere fuori posto. L'accoglienza è una delle nostre caratteristiche, questo è certo. Claudia, Mirko e Claudio sono i fondatori del circolo, dunque se volete potete chiedere di loro. Cosa occorre portare? Testi che vi sono piaciuti, che vi hanno colpito, che hanno segnato la vostra vita, che siano di autori noti o meno noti. Anche libri scritti da voi stessi, se siete interessati a presentarli. Al circolo è possibile leggere aforismi, poesie, persino racconti brevi e paragrafi di libri.  E poi discutiamo tutti insieme su un libro o un tema particolare che abbiamo deciso di comune accordo la volta precedente. Per il prossimo incontro, il 25 gennaio 2011, ore 21:00 (Biblioteca delle Oblate, sezione contemporanea - primo piano), abbiamo scelto i racconti di H.P. Lovecraft. Vi va di condividerli con noi?

Quelli del circolo

Eccoci qua, ci presentiamo. Siamo un gruppo affiatato di ragazzi interessati a diffondere la cultura quanto più possibile. Nel nostro piccolo, ci proviamo a Firenze da diversi anni. Dopo alcune iniziative legate al cinema e al teatro, abbiamo fondato nell'estate del 2009 il Circolo Letterario di Firenze. Ad oggi forse non saremo gli unici o i primi ad aver pensato a un'idea del genere, ma possiamo vantare senz'altro di non essere un'entità chiusa né tantomeno un circolo pedante o formale. Nel corso dei mesi abbiamo coinvolto un numero sempre maggiore di persone interessate ai libri, alla letteratura, alla scrittura in generale, e di questo siamo molto orgogliosi. La nostra associazione culturale, la Small Room, vi invita dunque a prendere parte ai prossimi incontri del circolo, che si svolge ogni ultimo martedì del mese. Per questo mese, dunque, l'appuntamento è fissato al 25 gennaio, ore 21:00. Al momento siamo ospiti della prestigiosa Biblioteca delle Oblate di Firenze, in via dell'oriuolo 26. Vi aspettiamo numerosi!